Mario Cucinella, incaricato dal MiBACT della curatela del Padiglione Italia alla 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, intende avviare un'indagine conoscitiva avente a oggetto opere realizzate o in corso di realizzazione sul tema "Arcipelago Italia". Al centro della proposta presentata dall'architetto per il Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2018 ci sarà un laboratorio dinamico che concentra le sue azioni lungo lo spazio urbano costituito dalle aree interne del Paese, esemplificazione dell'identità italiana per estensione e stratificazione storico-culturale. Obiettivo è conoscere esempi concreti che sottolineino il ruolo che l'architettura contemporanea può svolgere all'interno di insediamenti distanti dai grandi centri urbani ed estranei alle dinamiche delle città metropolitane, spesso percepiti come luoghi marginali e di passaggio, ma che possono riacquistare centralità nel dialogo tra nuove esigenze e stratificazione storica del paesaggio. Il termine ultimo per partecipare all'indagine, nelle modalità di seguito indicate, è
il 10 luglio 2017, ore 12:00.
In fase di candidatura viene richiesto di indicare la tematica o le tematiche che si ritengono più coerenti, sulla base delle quattro sezioni di seguito descritte (è ammessa la scelta multipla, fino a un massimo di due categorie).
- Abitare: opere di architettura in cui venga esaltata l'armonia tra la componente umana e naturale del paesaggio, condizione essenziale per la resilienza dei territori.
- Connettere: infrastrutture e reti (materiali e immateriali) che connettono i centri abitati, finalizzate a migliorare l'accessibilità di luoghi potenzialmente isolati, garantendo la fornitura di servizi essenziali.
- Condividere: realizzazioni che hanno un impatto sul tessuto sociale di un luogo, con l'intento di migliorare la qualità della vita e incrementare l'appetibilità per chi vorrebbe abitarvi.
- Progredire: opere che innescano dinamiche virtuose con i settori produttivi locali, perseguendo il benessere e lo sviluppo delle comunità secondo un approccio in cui l'innovazione supporta e amplifica il valore della tradizione.
La scala di intervento potrà essere assimilata a quella del singolo manufatto (Small), estesa all'intero centro abitato (Medium) o coprire il raggio d'azione di due o più centri abitati (Large). La Call è aperta a singoli o associati, progettisti o committenti, italiani e non, che intendano presentare opere coerenti con il tema e con gli obiettivi della ricerca, realizzate nei territori delle aree interne del Paese. Saranno privilegiate opere costruite negli ultimi cinque anni e potranno essere presi in considerazione progetti in fase di realizzazione, i cui cantieri saranno presumibilmente ultimati entro il il 31 dicembre 2017. A ogni proponente viene data l'opportunità di fare una sola candidatura, eventualmente accompagnata da una breve indicazione testuale di altre opere rientranti nei requisiti.
Tra i criteri di valutazione:
- Empatia con i luoghi: la capacità di integrarsi e interpretare l'identità dei siti, con i quali si stabiliscono legami virtuosi e imprescindibili.
- Misura: un rapporto di proporzioni tra l'opera e il contesto che risulti in equilibrio a prescindere dalla scala d'intervento.
- Impatto sociale: la capacità di implementare le opportunità di relazione sociale all'interno delle comunità.