area 115 | concrete

architect: sporaarchitects

location: Budapest, Hungary

year: 2012

La nuova linea della metropolitana di Budapest collegherà Sud-Buda con il centro città, un progetto che, in una prima fase, prevede la realizzazione di 10 stazioni situate rispettivamente sulla riva sinistra e destra del Danubio. “FoVÁM TÉR“ si presenterà come la stazione “gemella” di quella di piazza St. Gellért, molto simile nella struttura che risulta anche in questo caso complessa, con ambienti e tunnel realizzati in cut and cover o “sistema Milano”. Nel caso della Fovám tér, la struttura si presenta ancora più articolata poiché è prevista la costruzione ex novo di un tunnel per la linea del tram e di un sottopassaggio pedonale. Grazie alla nuova stazione della metropolitana, l’area di Fovám tér diventerà una porta dalla quale si accederà al centro storico di Pest.
La presenza del Danubio richiede la progettazione di un sistema strutturale complesso, in grado di rispondere a tutte le esigenze emergenti dal particolare contesto in cui ci si trova; per tale motivo si è deciso di utilizzare la tecnica del cut and cover per la costruzione di un volume e dei 4 tunnel. La stazione si divide in due diverse parti strutturali, realizzate utilizzando due metodi costruttivi differenti: vi è un primo volume costruito grazie all’apertura di un pozzo sulla superficie, sostenuto da diaframmi o berlinesi di micropali; mentre l’altra parte della stazione si sviluppa al di sotto di un edificio già esistente e viene perciò realizzata con metodologie naturali.
Il volume sarà sostenuto da tre livelli di travi in calcestruzzo armato, che andranno a costituire una struttura simile ad una rete, un sistema reticolare che, presente in tre strati, sosterrà le pareti del volume come uno scheletro osseo. Come conseguenza della tecnologia impiegata nella costruzione, si sono venuti a creare, negli spazi interni alle stazioni, ambienti di grandi dimensioni, la cui sezione è proporzionale a quella di una strada che mediamente di trova nell’area di Pest, di quelle costruite nel periodo Eclettico del diciannovesimo secolo; la stazione può dunque essere interpretata come una via che si contrappone a quella in superficie o come una piazza sotterranea.