area 117 | wineries

architect: Foster + Partners

location: Gumiel de Izan, Spain

year: 2010

Bodegas Portia è la nuova cantina del gruppo Faustino a Ribera del Duero, una delle regioni più importanti della Spagna per la produzione di vino. Il progetto, ideato da Foster + Partners, alla loro prima esperienza nel campo dell‘enologia, è stato l‘occasione per guardare con occhi nuovi a questa tipologia edilizia mettendola in rapporto con la topografia naturale del sito. L‘idea progettuale è quella di favorire il processo di vinificazione, creando condizioni di lavoro ottimali e riducendo al tempo stesso il consumo energetico dell‘edificio e il suo impatto visivo sul paesaggio.
La struttura, che copre 12.500 metri quadrati, ha una capacità produttiva pari ad un milione di bottiglie l‘anno. Il design stesso dell‘edificio, con le sue tre ali a guisa di trifoglio, racconta le fasi principali della produzione: la fermentazione in tini di acciaio, l‘invecchiamento in botti di rovere e, infine, l‘invecchiamento in bottiglia. Tutti i processi sono controllati da un fulcro centrale. Le ali, che contengono le botti e la cantina in cui riposano le bottiglie, sono parzialmente interrate per creare le condizioni ambientali favorevoli all‘invecchiamento del vino, mentre l‘ala fermentazione è fuori terra per consentire il rilascio dell‘anidride carbonica. Una strada, che sale fino al tetto dell‘edificio, permette di scaricare le uve raccolte direttamente in una tramoggia. La cantina è stata infatti progettata per sfruttare al meglio la pendenza del terreno, usando la gravità per agevolare il movimento delle uve all‘interno dell‘edificio, massimizzando l‘efficienza e riducendo al minimo i danni per il frutto. La struttura in calcestruzzo è rivestita con scandole di acciaio Corten. La zona di Ribera del Duero, a circa 150 chilometri di distanza da Madrid, ha inverni molto rigidi ed estati calde con precipitazioni scarse. La profonda sporgenza del tetto offre riparo dal sole e l‘intero edificio è progettato per regolare le temperature interne e diminuire nel contempo il proprio fabbisogno energetico. Assimilando parzialmente la costruzione nel paesaggio circostante, il suo impatto visivo è ridotto al minimo e i vantaggi che ne derivano per l‘ambiente vengono massimizzati; il tetto integra celle fotovoltaiche e la massa termica del calcestruzzo contribuisce a controllare le temperature interne.
Al centro della cantina, una galleria sopraelevata si dirama in corridoi vetrati che, posti a mezza altezza, si spingono in profondità in ciascuna ala, consentendo ai visitatori di ammirare dall‘alto i processi di produzione. Tra le ali si colloca una reception luminosa e l‘area amministrazione, dove ampie terrazze e piscine d‘acqua si affacciano sui vigneti. Rivestite con doghe di legno policromo appartenute a vecchie botti, le aree aperte al pubblico sono state progettate in modo tale da evocare la ricca tradizione della vinificazione che caratterizza la regione. Lord Foster ha dichiarato: “Bodegas Portia è la prima cantina che realizziamo, quindi non abbiamo avuto preconcetti nella realizzazione del progetto. È stata l‘occasione per iniziare da concetti basilari, esaminando le varie fasi della vinificazione per riuscire a creare le condizioni ideali al suo sviluppo. Il vino è stato il nostro punto di partenza insieme alla splendida cornice di Ribera del Duero. L‘uso di materiali che attingono alle tradizioni enologiche della regione, con spazi pubblici aperti al paesaggio circostante, migliorerà l‘esperienza del visitatore“.