area 108 | Mexico City

architect: Rojkind Arquitectos

location: Mexico City

year: 2004

La Corporativo Falcon, specializzata nella produzione di strumenti e attrezzature mediche, ha aperto una nuova sede a Città del Messico. Oltre a garantire più spazio per migliorare l‘efficienza dei processi, l‘edificio ha puntato ad un cambiamento radicale d‘immagine per l‘azienda. Il centro vendita sarebbe dovuto diventare un vero e proprio recinto lavorativo, nonché luogo ideale per ricevere i clienti e biglietto da visita per presentarsi come azienda altamente tecnologica. L‘azienda ha acquistato una proprietà di 2.353 metri quadrati su una strada tranquilla vicino
al quartiere di San Angel. Sul lotto esistevano già tre gruppi di edifici, due ai lati e uno, di dimensioni maggiori, al centro del giardino. Seguendo la distribuzione preesistente,
i reparti sono stati suddivisi all‘interno dei vari edifici, concentrando l‘area di vendita nel corpo centrale. I principali interventi sono stati condotti su questo edificio. Partendo dalla struttura originale, caratterizzata da ampi spazi vuoti, gli interni sono stati organizzati nella massima libertà e l‘edificio è stato pensato come un volume parallelepipedo di cristallo sospeso nel giardino.
Mettendo in risalto la relazione tra interno ed esterno, il rivestimento della struttura si piega davanti al contorno solido dell‘edificio per creare una sorta di filtro. In seguito la relazione tra i vari spazi è stata modificata con attenzione, per dare visibilità ai vari microcosmi che rappresentano le fratture, i frammenti, i rami, le pietre o semplicemente una nuvola in cielo. Il materiale trasparente, una serie di canne inserite tra due cristalli, crea una sequenza virtuale di spazi esterni e colora gli interni di una luce arancione, in contrasto con le tonalità grigie della vernice. Inoltre, crea leggeri strati di colore e riflessi che si trasformano o scompaiono in base al punto di osservazione. Le aperture sono un tentativo di modificare ciò che si vede rinunciando alla gravità delle finestre tradizionali, per osservare l‘esterno con inquadrature e illuminazione pieni di mistero e apparentemente casuali, tanto da mettere in dubbio il concetto di gravità, come se si stesse guardando il paesaggio attraverso i rami di un albero. Così, in entrambi gli strati, le aperture nei rivestimenti vengono praticate man mano che la superficie prende forma, ottima metafora
del rapporto ideale tra azienda e clienti.

Michel Rojkind was born in Mexico City where he studied architecture and urban planning at the Universidad Iberoamericana. After working on his own for several years, he teamed up with Isaac Broid and Miquel Adria to establish Adria+Broid+Rojkind (1998-2002). In 2002 he established an independent firm Rojkind arquitectos recognized by Architectural Record in 2005 as one of the best ten “Design Vanguard” firms. By addressing users’ needs directly and seeing them as potential sources of inspiration and strength, Rojkind arquitectos seeks new directions
n architectural practice. By pursuing all projects that represent a particular design challenge, Rojkind arquitectos has been able to develop a wide an ever-growing spectrum of designs initiatives, from the intimacies of small objects to the intricacies of large buildings and master plans.