Al Glyptothek Museum di Monaco di Baviera è stata inaugurata la prima mostra personale di Fabio Viale (Cuneo, 1975) in un museo tedesco. Si tratta di un progetto monumentale che si estenderà anche nell’antistante Königsplatz, all'interno della quale verrà collocata per la prima volta in assoluto un’opera d'arte contemporanea: il Laocoonte.

Accolto l’invito del Glyptothek Museum nello stabilire un parallelo tra le epoche attraverso il confronto di opere in marmo di impareggiabile valore e differenti poetiche associabili per contrasto, l’artista ha esposto nuove versioni di lavori che lo hanno contraddistinto durante la sua carriera: undici opere, per lo più di grandi dimensioni, rappresentano l’intero terreno di indagine di Viale (tra le altre Star-Gate, Aereo, Orbitale, Nike di Samotracia, Infinito, Door Release, Venere Italica, Anchor). Attraversando la mostra si può notare l'estrema qualità dei lavori associata allo spiazzamento percettivo per il quale il marmo dissimula se stesso per diventare legno, copertone, polistirolo, plastica, e abbandona la sua aura per divenire superficie di contrasto tra la bellezza classica e il tatuaggio contemporaneo. Il progetto è stato reso possibile grazie all’Istituto Italiano di Cultura, al Consolato Generale di Monaco di Baviera ed è supportato dalla Galleria Poggiali.
Per l’occasione sarà edito un catalogo dal Glyptothek Museum con testi di Christian Gliwitzky e Sergio Risaliti.