Il bagno privato è più di un semplice spazio funzionale per l'igiene del corpo, di fatto è un rifugio per il benessere fisico e mentale. Trasformare la stanza da bagno in un nido accogliente e sicuro è possibile ma richiede un approccio olistico che ripensa l'intero ambiente e l'atmosfera che vi regna, abbracciando luci, materiali, punti di interazione con l'acqua e funzionalità. La trasformazione di un bagno privato a Bad Wörishofen dimostra con chiarezza che progettare una nuova costruzione non è necessariamente l'unico modo di soddisfare le esigenze personali. In una casa tradizionale il bagno di appena 12 metri quadri, caratterizzato da un soffitto spiovente e illuminato da un abbaino, aveva visto giorni migliori e i padroni di casa cercavano da tempo idee e soluzioni per trasformarlo.
Molte scelte degli architetti sono state dettate dalle caratteristiche strutturali preesistenti - il tetto spiovente, la disposizione delle finestre, le tubazioni già installate. Lo studio ha elaborato due design seguendo due opposte direzioni per mostrare tutte le alternative possibili. Una delle due proposte ha fatto subito colpo ed è stata realizzata dal primo schizzo fino al tocco finale senza grosse modifiche.

Il confronto tra prima e dopo racconta una situazione completamente diversa, come il giorno e la notte. L’area ridisegnata appare molto più grande, luminosa e soprattutto strutturata. La stanza si divide in due zone: un antibagno con un doppio lavabo e un capiente mobile sospeso, una comoda cassapanca sotto il soffitto spiovente e vasca non incassata - e un’altra con i sanitari e una doccia a filo pavimento completa di seduta in muratura. I designer hanno accentuato l'illusione ottica della separazione in verticale, in modo da non rimpicciolire lo spazio con pareti aggiuntive. Le necessità funzionali hanno dato vita a nuove geometrie, da cui è scaturita una parete dalla linea dinamica e incurvata con una vetrata fissa, lunga e stretta. Rivestita con carta da parati a motivo astratto che ricorda una mappa stradale, la parete fa da cornice ideale alla vasca non incassata. La differenziazione all'interno della stanza guida visivamente e in maniera intuitiva all'uso degli spazi, evidenziando nel contempo la continuità degli spazi. L'installazione di un lucernario al di sopra della vasca lascia entrare la luce naturale nella stanza durante il giorno e trasforma il bagno serale in un rituale di relax con vista sul cielo stellato.
Gli arredi sono sapientemente posizionati e sfruttano al meglio lo spazio disponibile. Nessun elemento è indipendente, ma pochi mobili da incasso ben congegnati celano capienti scomparti e svariate funzioni. Quando è chiuso, il portabiancheria diventa un invitante posto a sedere. Un'ampia varietà di scenari luminosi prende vita grazie al gioco di luce diretta e indiretta diffusa dai faretti a soffitto, rasoterra e incassati nelle travi a vista, oltre che dal grande specchio retroilluminato. Lo specchio, inoltre, fa sembrare la stanza più grande. Lastre scure di grande formato posate sul pavimento e piastrelle a mosaico grigio chiaro evocano un'atmosfera di pace e tranquillità. La stanza ha linee pulite ed essenziali determinate dall'uso di pochi materiali - Corian per gli arredi realizzati a mano e per i bordi esterni, calcestruzzo per alcune aree e piastrelle di diversi formati - e dal colore bianco, predominante. La carta da parati in tessuto con motivi astratti definisce lo stile dell'insieme dal centro della stanza.

 

Scheda progetto
Arredi: Mobili realizzati a mano
Lavabi: Domovari
Vasca, non incassata: Antoniolupi
Rubinetteria: miscelatore monocomando per lavabo Dornbracht Tara.Logic, gruppo vasca e doccia Tara.Logic, soffione a pioggia
Specchio, con retroilluminazione: produzione personalizzata
WC / ceramiche: Flaminia