location: Villa Noailles, Hyeres, France

year: 2015

Concorso internazionale dedicato ai giovani designer, il Design Parade festival offre mostre e incontri ospitati a Villa Noailles, Hyeres in Francia, la quale continua a promuovere giovani artisti e ad essere una vivace piattaforma dove creativi, giornalisti, professionisti e pubblico coinvolti nel mondo del design, si  incontrano.
La villa, costruita tra il 1924 e il 1932, è un raffinato esempio di architettura firmato da Robert Mallet-Stevens. Commissionata da Charles e Marie-Laure de Noailles, la villa ha accolto e ospitato molte opere delle avanguardie del 20° secolo. Ciò ha contribuito a renderla una fervida fucina artistica almeno fino al 1970. Dal 2003, Villa Noailles è diventato un centro d'arte. Attraverso una serie di mostre temporanee, offre costantemente il suo sostegno alle opere contemporanee di moda, fotografia, design e architettura.
Il centro organizza 3 festival: The International Festival of Fashion and Photography in Hyères, lanciato nel 1986, Design Parade con la sua prima edizione nel 2006, e Pitchouns , dal 2011. Inoltre accoglie un’esposizione permanente, dedicata ai mecenati Charles and Marie-Laure de Noailles e la loro eccezionale vita dedita all’arte.
Questa 10° edizione del Design Parade è rappresentata dal designer francese Pierre Charpin, presidente di giuria, la quale si è riunita il 20 maggio il 2015 per selezionare i 10 designer che saranno presenti a Hyères durante il festival. 10 eccellenze scelte tra le oltre 270 proposte provenienti da 34 paesi differenti. Le opere  dei 10 designers saranno presentate in una mostra collettiva, aperta dal 4 luglio al 27 settembre. Il Gran Prix sarà invece consegnato Domenica 5 luglio nella villa Noailles, dopo l'incontro tra i membri della giuria e i finalisti.

Designers concorrenti

Ying Chang —United-Kingdom

Project name: grid system

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"Attraverso Grid System, Ying Chang intende andare oltre la progettazione classica di una griglia bidimensionale, quella di un plateau senza profondità che poggia su una base. La superficie di questo mobilio essenziale potrebbe tuttavia estendersi in tre dimensioni, espletando numerose funzioni suggerite direttamente dalle nostre abitudini contemporanee (mangiare, lavorare, archiviare, esporre, ecc). La designer vuole liberarsi degli usi e dai contesti tradizionali, al fine di concepire un elemento di arredo universale e in progress, come una possibile docking station per esigenze temporanee."

Max Frommeld & Arno Mathies—Germany & Switzerland

Project name: Folding sled

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"I due designer condividono almeno due punti in comune: le montagne e di design. Hanno fondato il loro studio nel 2012 e promuovono  la loro ricerca circa il tema della piegatura, iniziata durante gli studi. Dopo il loro successo d'esordio, incentrato su una barca pieghevole e sistemi di controllo per l'industria automobilistica e le attrezzature per i cantieri, i designers hanno cambiato tipologia lavorando sul simbolo della loro infanzia: le slitte."

Marlène Huissoud—France

Project name: From Insects

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"Questo progetto è innanzitutto una riflessione sui materiali, basandosi su una collaborazione tra l'uomo e gli animali. Marlène Huissoud cresciuta in una famiglia di apicoltori. Tale contesto ha indubbiamente acceso la sua curiosità rispetto alle produzioni realizzate dagli insetti, incitandola a trasferire questo concetto in altri usi."

Maxime Loiseau—France 

Project name: roll to roll

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" Il suo passato come graphic designer, lo orienta verso un lavoro ibrido, a metà tra il bidimensionale e le tre dimensioni. Questa commistione è  quello che ha più di tutto interessato il designer nello sviluppo della tecnologia del processo di roll-to-roll, al fine di creare una serie omonima di cuffie.”

Christophe Machet—France

Project name: toiture | candy lamp

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"Christophe Machet condivide la sensibilità ecologica della sua generazione; anche se non è apparentemente asserito, questa inclinazione è inscritto in tutti i suoi atti creativi. Il designer inizia generalmente con lo sviluppo di un dispositivo al fine di sfruttare le risorse liberamente disponibili all'interno degli ambiti che esplora."

Arnout Meijer—Netherlands

Project name: every cone, every torus, every cylinder  

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"La luce come un vettore, come un elemento fondamentale che determina la nostra percezione dello spazio e il nostro rapporto con gli oggetti, è il punto di partenza per i progetti di Arnout Meijer ... Ogni modello rappresenta un simbolo geometrico dei quali lo spettatore può concepire una immagine mentale di: un toro , un cilindro, un cono."

Anne-Charlotte Piot & Maureen Barbette—France

Project name: Froufrou | Caillou & Maureen Barbette

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"Un viaggio in India ha rafforzato il desiderio dei due designers, di trasportare il sacro all’interno delle case. Al loro ritorno, hanno creato Froufrou, ispirato ai piccoli altari riccamente broccati che avevano visto durante il viaggio. Questi scrigni chiusi sono teatri in miniatura per l’archiviazione dei nostri oggetti preziosi."

Samy Rio —France

Project name: Bambou

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"Questo designer tratta il bambù come un tubolare alternativo alla plastica estrusa o ai metalli lavorati, oltre ad essere una risorsa prontamente disponibile, sia rinnovabile che riciclabile. Il designer allontana il bambù da un'estetica artigianale comune, re-impiegandolo nello sviluppo di dispositivi elettrici, presentando due serie di prototipi destinati alla produzione semi-industriale: asciugacapelli e altoparlanti."

Philipp Weber—Germany

Project name: A strange symphony on colours

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"Il progettista si è ispirato ai maestri vetrai. Osservandone il lavoro, ha creato un nuovo strumento che consenta loro di plasmare il materiale utilizzando armonie simultanee.  Ha infatti suddiviso in tre camere un tubo per la soffiatura del vetro che con l’aggiunta di valvole, permette all'artigiano di modulare le sacche di aria insufflata nel materiale in fusione."

Els Woldhek & Georgi Manassiev —Netherlands & Bulgaria

Project name: Ovii | Node

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"I designer presentano due progetti in cui l'elettricità svolge un ruolo chiave. Il loro lavoro si basa su tecniche esistenti, osservate  da un punto di vista estetico. La collezione di vasi Ovii può essere interpretatacome un esperimento barocco con l'elettrolisi."