architect: Heatherwick

location: Londra

year: 2018

Con un progetto firmato dallo studio londinese Heatherwick si è inaugurato lo scorso 26 ottobre il nuovo Coal Drops Yard nel cuore di Londra all’interno dell’area King’s Cross, rigenerando lo storico complesso di epoca vittoriana costruito tra il 1850 e il 1860 destinato allo stoccaggio e allo scarico del carbone. Un’area abbandonata a partire dagli anni ’90 del Novecento che vide per tutto il decennio precedente la presenza dei più famosi club londinesi, dove Alexander McQueen espose più volte le proprie collezioni.

@Luke Hayes

Un nuovo centro commerciale che si discosta dal modello tradizionale ideato nella metà del XX secolo dall’architetto americano Victor Gruen, il quale “inscatolava” tutte le boutiques in un luogo chiuso  pensato - appunto - come uno spazio centrale per l’incontro e per le manifestazioni pubbliche. Rispetto al modello enclosed shopping di Gruen, lo studio Heatherwick ha adottato scelte progettuali molto diverse collegando un luogo d’abbandono nuovamente alla vita della città. In questo senso lo spazio riconsegnato diviene “un luogo vivace in cui vivere, lavorare, rilassarsi”.

Un grande intervento di rigenerazione urbana pensato come una piazza semicoperta che si sviluppa in senso longitudinale in modo da garantire ed incoraggiare, in maniera spontanea, l’attraversamento delle persone in questo ritrovato frammento ideale di città. Il rapporto tra la preesistenza storica ed il “nuovo” viene espresso attraverso una serie di percorsi fatti di passerelle e scale che mettono in collegamento, sia in senso verticale che orizzontale, i due corpi lineari nei quali si sviluppano 9.290 mq di ristorazione e attività commerciali, poste su i due livelli. Lo spazio commerciale viene osservato sempre attraverso il vuoto centrale capace di mettere in atto le relazioni fra le parti del progetto e i corpi di chi lo vive.

A completamento la grande copertura diviene l’elemento di conclusione e di arrivo: un linea sinuosa ed avvolgente, lunga 35 metri, che si alza dalla struttura esistente e che di essa ne riprende le caratteristiche materiche. Composta da oltre 80 mila elementi provenienti dalla stessa cava gallese utilizzata per la costruzione dell’edificio vittoriano, i giochi cromatici riprendono così le tonalità originarie grigio-bluastre. Sorretta da 52 nuove colonne in acciaio, nascoste nel corpo della preesistenza,  arriva a “baciarsi” - a detta dei progettisti - nello spazio centrale, punto in cui il vuoto si completa da un grande elemento abitato e abitabile dal quale osservare il panorama della città circostante. Come affermato dal progettista si è trattato di "rimodellare radicalmente questa infrastruttura vittoriana per soddisfare le esigenze di uno sviluppo urbano moderno senza perdere ciò che le rendeva speciali".

@Hufton+Crow