location: Siena, Italy

Nessuno di noi è un'isola, ciascuno di noi fa parte di un continente. Ho sempre pensato che fosse mio dovere fare in modo che le opere di questa collezione viaggiassero il più possibile
(Giorgio Fasol – Presidente Onorario AGIVERONA Collection)

La mostra è un dialogo a due tra la collezione AGIVERONA e la città di Siena. AGIVERONA è una collezione di arte italiana e internazionale, costruita in diversi decenni di attività. Il suo tratto identitario è quello di aver intercettato opere di artisti in una fase aurorale della loro carriera: la maggior parte delle opere della collezione sono state acquisite nel medesimo anno di produzione delle stesse. La presentazione di AGIVERONA Collection nella città di Siena ha determinato l’avvio di un dialogo tra la storia della città e le narrazioni delle opere selezionate.

La mostra propone una chiave d’interpretazione di una selezione di opere mediante la loro collocazione all’interno di diversi contesti cittadini caratterizzati storicamente da una ricerca del vero intesa come espressione di razionalità politica, umanitaria e scientifica.  È questo il caso del Palazzo Pubblico, luogo della ragione e del governo, dell’ex-ospedale di Santa Maria della Scala, sito da sempre definibile come laboratorio della scienza deputato alla salvezza dell’uomo, e dell’Accademia dei Fisiocritici, espressione della più alta definizione di quello spirito di matrice moderna che ha prodotto formidabili intellettuali e scienziati, attori determinanti nella crescita della conoscenza attraverso il connubio tra scienza e passione. I tre luoghi, sede di alcuni degli eventi e delle memorie più importati delle città di Siena, testimoniano tutti una volontà di affermazione del vero come principio di un’epistemologia razionale, esito di uno sguardo sul mondo capace di discernere con sicurezza tra vero e falso, realtà e finzione, prova e illusione.

Ivano Moudov, Performing Time, 2012, video, 24h. Courtesy AGIVERONA Collection, Prometeo Gallery, Milano
Ivano Moudov, Performing Time, 2012, video, 24h. Courtesy AGIVERONA Collection, Prometeo Gallery, Milano

Che il vero possa vincere il falso è la chiave di interpretazione prescelta per la proposta di lettura delle opere esposte. Il filo rosso della mostra è un dialogo ideale tra storia senese e produzioni artistiche contemporanee, dove queste ultime si distinguono per una complessa molteplicità di media - dall’installazione sonora al disegno, dalla video arte alla performance. La mostra è una rigorosa interrogazione del reale da parte delle opere degli artisti, dove l’investigazione di problemi gnoseologici, l’analisi di memorie pubbliche e private, ma anche la riflessione su temi sociali e politici, trovano espressione mediante un approccio di analisi razionale nelle quali emozioni e passioni divengono parte di un più ampio tentativo dell’arte di comprendere il mondo.

Il visitatore è così invitato a percorrere le sale delle tre istituzioni senesi alla scoperta delle riflessioni degli oltre 40 artisti coinvolti. Il Palazzo Pubblico, S.Maria della Scala, e l’Accademia dei Fisiocritici divengono così teatro delle investigazioni zoologiche di Mark Dion, Berlinde de Bruyckere e Vanessa Safavi, del rapporto uomo-natura analizzato da Cyprien Gaillard, Michail Sailstorfer, Steve Roden e Judith Hopf, delle tensioni tra storia della  scienza e storia delle relazioni sociali evidenziate da Rashid Johnson, Abdel Abdessemed, Anri Sala e Georges Adeagabo, e dell’estetica umanistica di Adrian Paci, Neri Ward, Franco Vaccari e Tino Sehgal. Come ancora nel De Rerum Natura scriveva Lucrezio, dobbiamo vedere con la ragione sagace di che sia fatta l’anima e la natura dell’animo, ed è questo il messaggio finale che la mostra senese affida alla sensibilità interpretativa dei suoi visitatori.

"Il dialogo fra presente e passato, fra linguaggi contemporanei e linguaggi artistici classici costituisce il filo rosso che accompagna l'attività del Santa Maria della Scala per tutto il 2016. "Che il vero possa confutare il falso", non è una semplice tappa di questo percorso, ma costituisce il primo mattone di una progettualità che sempre di più dovrà servire a far convergere a Siena esperienze di ampio respiro nazionali e internazionali capaci di dialogare in maniera dinamica e aperta al futuro con le energie artistiche e creative della città". Daniele Pitteri, Direttore del complesso museale.

Berlinde De Bruyckere, Animal, 2003, coperte, lana, legno, 135 x 75 x 152 cm Courtesy AGIVERONA Collection, GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana
Berlinde De Bruyckere, Animal, 2003, coperte, lana, legno, 135 x 75 x 152 cm Courtesy AGIVERONA Collection, GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana

AGIVERONA Collection nasce negli anni Sessanta per volontà di Giorgio ed Anna Fasol. Fino agli anni Ottanta concentra il suo interesse sui grandi maestri contemporanei, dopodiché sposta la sua attenzione sui giovani artisti. L’obiettivo di AGIVERONA Collection è quello di promuovere progetti dedicati all’arte contemporanea, sostenere l’attività dei giovani artisti internazionali e di finanziare, sul lungo temine, l’apertura di uno spazio di fruizione e formazione culturale legato all’arte contemporanea. La collezione si compone di diverse opere le cui date di creazione coincidono per lo più con la loro data di acquisizione, per ricordarne alcune: negli anni Ottanta l’acquisizione di Arienti, nel 1991 di Cattelan, nel 1999 di Jim Lambie, nel 2000 di Adel Abdessamed, di Chen Zhen e del primo video di Anri Sala, nel 2001 di Subodh Gupta e nel 2003 di Tino Sehgal (per entrambi gli artisti fu la prima acquisizione da parte di una collezione straniera) ed ancora nel 2004 Simon Starling, nel 2008 Susan Phillips e più recentemente, nel 2012, la giovane Vanessa Safavi e il giovane artista Ibrahim Mahama esposto con un’installazione  site-specific alla 56° Biennale di Venezia.

Progetti per l’Arte” di AGIVERONA Collection è una piattaforma di crowdfunding che mira al finanziamento di progetti artistici. E’ stata sviluppata con l’obiettivo di indagare le nuove dinamiche del mecenatismo diffuso legate al sostegno di giovani artisti. Questo nell'ottica di aprire il mondo del collezionismo d’arte e della produzione artistica alle nuove logiche del mercato partecipativo tipiche della sharing economy. Diversamente dal solito, invece di premiare i donatori in base al contributo personale del singolo, la piattaforma premia chi si attiva maggiormente per il successo del progetto coinvolgendo altre persone nella raccolta. In questo modo le persone sono incentivate a diventare ambasciatori del progetto divulgandolo presso altri potenziali sostenitori. Poiché AGIVERONA Collection è promotrice della piattaforma di crowdfunding e si è da sempre dedicata al supporto di giovani artisti, si è voluto anche simbolicamente inaugurare “Progetti per l’Arte” proponendo come primo progetto da finanziare la mostra della collezione stessa, che rappresenta un esempio di promozione e sostegno del lavoro dei giovani artisti.

Giorgio Fasol (Verona il 21 luglio 1938) è una delle figure più significative e preziose della cultura artistica attuale. Dalla sua grande passione per l’arte contemporanea nasce un’importante raccolta privata: AGIVERONA Collection. Nel 1988 concede il primo prestito: cinque opere, esposte in occasione di Arte Fiera Bologna per una mostra curata da Silvia Evangelista e dedicata alla ricerca sul collezionismo italiano. Da allora le opere appartenenti alla sua collezione non hanno più smesso di viaggiare, richieste e prestate a Musei e Fondazioni di tutto il mondo vengono esposte in mostre e rassegne dedicate al linguaggio artistico contemporaneo. Nel 2010 il Mart di Rovereto gli dedica la mostra Linguaggi e Sperimentazioni a cura di Giorgio Verzotti con l’intervento straordinario di Hans Ulrich Obrist. Vengono esposte 70 opere di giovani artisti (dai 20 ai 35 anni) realizzate tutte tra il 2000 e il 2010, altre 25 opere di artisti internazionali vengono depositate al Museo Mart in comodato d’uso; nel 2014 la mostra La Gioia, presso la Maison Particulière a Bruxelles. Nel 2015 la mostra Colmare il bocciolo, combattere il verme, regolare il calore, eludere il vento, sfuggire all’ape a cura di Rita Selvaggio organizzata in occasione di Icastica ad Arezzo e la mostra La Sottile Linea del Tempo a cura di Marinella Paderni organizzata a Verona presso il Museo Miniscalchi Erizzo.

 

"Che il vero possa confutare il falso"
Curatori: Luigi Fassi e Alberto Salvadori
Progetto: ITINERA ideato e diretto da Associazione FuoriCampo con l'Associazione Culturing.
In collaborazione con Comune di Siena, Associazione Amplificatore Culturale
Pre-view su invito: sabato 25 giugno ore 16.00
Inaugurazione al pubblico: sabato 25 giugno 2016 ore 18.30 – 21.00.
Durata: fino al 15 ottobre 2016
Sedi Espositive / Orari:
Santa Maria della Scala: tutti i giorni, 10.30-18.30
Info e prenotazioni 0577-292615 | 292614; mail: ticket@comune.siena.it
Palazzo Pubblico: tutti i giorni, 10.30-19.00 (chiusura biglietteria 18.15).
Info e prenotazioni 0577-292615 | 292614; mail: ticket@comune.siena.it
Accademia dei Fisiocritici: lun-ven, 9.00 – 14.00. Chiuso sabato e domenica