Casa de les Llengües Museum

L’idea di fondo è quella di preservare e ridare nuova vita a gran parte del complesso industriale oggetto della gara, di prendere questa eredità dal grande valore architettonico e progettare un intervento con le stesse modalità che caratterizzano da sempre l’architettura industriale. Il suddetto intervento si collocherà in uno spazio che è già stato abitato e che è stato utilizzato come luogo di lavoro per più di 150 anni, un luogo che porta con sé una memoria dunque, che vogliamo senza meno preservare. Il progetto è stato realizzato con l’intenzione ed il desiderio di imparare da ciò che già esisteva; il progetto doveva parlarci di sé, volevamo lasciarci ispirare da tutto ciò che era sopravvissuto, dalla struttura tipologica, da ogni minimo dettaglio che era stato tramandato, dagli oggetti trovati in loco o dai graffiti. In breve, volevamo sfruttare al meglio il valore geometrico e storico dell’architettura esistente così come la qualità della composizione, volevamo quindi creare e aggiungere tutti quegli spazi aperti e chiusi, i servizi e gli impianti che ci si aspetta di trovare in un edificio pubblico contemporaneo.
Scopo del progetto è quello di alzare la qualità degli spazi pubblici già esistenti nel complesso industriale. Tali spazi devono essere migliorati affinché costituiscano un’idonea anticamera dell’edificio pubblico. Ogni ristrutturazione architettonica porta con sé anche una “ristrutturazione” dell’area circostante. La qualità dello spazio pubblico non va sottovalutata, ma deve essere il punto da cui partire. In tal senso, sono individuabili due flussi che, a loro volta, dipendono da due morfologie o impianti urbanistici: l’uno deriva dalla tradizione agricola del sito; l’altro si ricollega al reticolo regolare dell’Eixample di Cerdà, che ha incorporato, a pochi anni dalla sua costruzione, anche il complesso industriale.