location: Victoria and Albert Museum, London

Inaugurata il 5 marzo al Victoria & Albert Museum di Londra, Botticelli Reimagined è la più grande esposizione dedicata alle opere di Sandro Botticelli (1445-1510) mai realizzata nel Regno Unito.
Un percorso che racconta 500 anni di storia dell’arte, attraverso oltre 50 disegni e dipinti del Botticelli e opere di svariati artisti e designer che dai Pre-raffaelliti ad oggi, hanno reso omaggio al patrimonio artistico del Maestro. Opere che spaziano tra pittura, moda, cinema, disegno, fotografia, arazzo, scultura, stampa per mano di artisti come Dante Gabriel Rossetti, Edward Burne-Jones, William Morris, René Magritte, Elsa Schiaparelli, Andy Warhol e Cindy Sherman.
Botticelli è riconosciuto universalmente tra i più grandi artisti di tutti i tempi. Le sue celebri immagini sono impresse nella coscienza collettiva, nell'arte, nel design, nella moda e nel cinema. Tuttavia, anche se lodato nel corso della sua vita, il Botticelli è stato in gran parte dimenticato per più di 300 anni, fino a quando il suo lavoro è stato progressivamente riscoperto nel 19 ° secolo.
Botticelli Reimagined è divisa in tre sezioni principali:
Global, Modern, Contemporary mostra come le immagini del Botticelli abbiano raggiunto il loro attuale livello di consensi. Questa sezione è permeata dall'influenza de La nascita di Venere, capolavoro che non può lasciare la Galleria degli Uffizi, Firenze, e presenta opere come Details of Renaissance Paintings, 1984 di Andy Warhol (Sandro Botticelli, La nascita di Venere, 1482) dove il volto e i capelli fluenti della Venere vengono trasformati dall’audace palette warholiana; Venus After Botticelli (2008) di Yin Xin dove la Venere è reinterpretata secondo caratteristiche asiatiche, fino alla composizione saturata e artificiale Rebirth of Venus (2009) di David LaChapelle. In esposizione anche due abiti da sera di Elsa Schiaparelli (1938) decorati con foglie ricamate ispirate a Pallade e il Centauro insieme ad un completo di Dolce & Gabbana, collezione del 1993, dove sono riprodotti frammenti de La nascita di Venere. L’influenza del Botticelli sul cinema è qui evidente in Dr No (1962) nella scena dove Ursula Andress emerge dall’acqua stringendo una conchiglia, e in un estratto dal film di Terry Gilliam The Adventures of Baron Munchausen (1988) con Uma Thurman. Simile ai grandi affreschi studiati in Italia, The Path di Bill Viola tratto da Going forth by Day (2002) è invece un ciclo di immagini digitali ispirato da una composizione del Botticelli, mentre 5th surgery performance – Operation opera (1994), l’artista francesce ORLAN si sottopone alla chirurgia plastica per assomigliare alla Venere di Botticelli, in una serie di performances che riscrivono l’arte occidentale attraverso il proprio corpo. Questa sezione comprende anche René Magritte e la sua opera surreale Le Bouquet tout fait (1957) e opere chiave di Maurice Denis, Antonio Donghi e Robert Rauschenberg.

Rediscovery ripercorre l'impatto dell'arte del Botticelli sulla cerchia dei Preraffaelliti durante la metà del 19° secolo. Dante Gabriel Rossetti, John Ruskin e Edward Burne-Jones hanno tutti acquisito e reinterpretato l’estetica delle opere di Botticelli, evidente ne La Ghirlandata (1873) di Rossetti e in The Mill: Girls Dancing to Music by a River di Burne-Jones (1870-1882).
Questa sezione è pervasa dalla celebratissima opera del maestro fiorentino La Primavera, come dimostra The Orchard di William Morris (1890), un arazzo raffigurante dame medievali in un ambiente rigoglioso, Flora di Evelyn De Morgan (1894) che illustra la ninfa di fiori, e l’unico film superstite di Isadora Duncan che danza (c.1900). Copie de la Nascita di Venere di Edgar Degas e Gustave Moreau (1859), così come Two Women copying Botticelli’s fresco of Venus and the Graces (1894) di Etienne Azambre dimostrano la moda diffusa di copiare il lavoro di Botticelli, la cui influenza europea si manifesta nei maggiori dipinti di Jean-Auguste-Dominique Ingres, Arnold Böcklin e Giulio Aristide Sartorio.

Botticelli in his Own Time mostra che Botticelli era sia un artista estremamente abile e un geniale progettista che portava avanti uno studio di grande successo. L'esposizione comprende La Natività mistica (1500), il suo unico dipinto firmato e datato, tre ritratti apparentemente della bella leggendaria Simonetta Vespucci, e il raffinatissimo Pallade e il centauro (1482), in viaggio a Londra per la prima volta. Un certo numero di variazioni sul tema de La Vergine e il Bambino in diversi formati illustrano la creatività di Botticelli come progettista, mentre la sua abilità di disegnatore è evidente in un gruppo spettacolare di disegni, tra cui cinque illustrazioni liriche della Divina Commedia di Dante. La mostra si chiude con due opere monumentali a figura intera di Venere, riprendendo l'eroina di La nascita di Venere, e con l’opera Ritratto di signora conosciuta come Smeralda Bandinelli (c. 1470-5), già di proprietà di Rossetti e restaurato specificamente per questa mostra.