area 131 | fuksas

architect: Studio Fuksas

location: New York

year: 2009

Dopo Hong Kong Chater House e Tokyo Ginza Tower, Fifth Avenue completa la trilogia degli Armani Stores disegnati da Doriana e Massimiliano Fuksas per il celebre stilista.
Situato al centro di New York, in una delle strade più conosciute al mondo, il progetto occupa i primi tre piani di due edifici localizzati tra la centralissima 5th Avenue e la 56th Street.
Lo showroom che si sviluppa su quattro livelli diversi, oltre ad uno interrato, è concepito come uno spazio unico, senza distinzioni nette, uno spazio fluido collegato dalla forza generata dal vortice della scala.
Il nucleo del progetto è infatti costituito dalla scala di collegamento tra i piani terra, secondo e terzo. Si tratta di una struttura calandrata in acciaio, rivestita in materiale plastico che ne evidenzia l’aspetto scultoreo. Un elemento completamente autonomo, difficilmente assimilabile ad una figura geometrica semplice, che origina un vortice di grande dinamismo, attorno al quale si articolano i diversi livelli che accolgono il mondo Armani. Il movimento dei nastri che la costituiscono conduce ai diversi piani, sfiorandoli appena, disilludendo la possibilità di riconoscerne la geometria e la statica. Lo stesso movimento arriva a lambire le superfici verticali trasferendogli parte del dinamismo. Alla lucentezza del colore delle pareti e degli arredi si contrappone il nero dei pavimenti in marmo e dei controsoffitti. All’apparente semplicità degli spazi interni si contrappone l’illusorietà dell’area del caffè e del ristorante preannunciata dall’ingresso degli ascensori. Il bronzo piegato e curvo, che li riveste, acquista e riflette colori e sfumature che preannunciano una nuova atmosfera. Entrati nel ristorante, filtrata da un velo ambrato, si ha una splendida vista sulla 5th Avenue, e in fondo Central Park. I colori e i materiali utilizzati sono gli stessi del resto dello show room, ma le suggestioni sono nuove e differenti. Lo spazio diventa ludico, una linea di luce a terra conduce all’ingresso del ristorante sottolineando la sensualità della curvatura della parete.  Un sipario virtuale,  si attiva al passaggio e, come in un teatro,…inizia lo spettacolo!