Il progetto “Abitare Gonzaga 2016. Arte, design e spazi domestici a confronto con il passato”, in scena fino all'11 settembre al Palazzo Ducale di Mantova, è un'occasione per sperimentare la convivenza tra arredi senza tempo e un'architettura classica che non ha eguali al mondo. Il gusto estetico dei Gonzaga è stato interpretato, secondo l'idea dell'architetto Giampaolo Benedini, ricreando l'abitazione di un mecenate contemporaneo, composta da tutti gli ambienti della vita quotidiana. Nelle scenografiche sale dell'Estivale, l'appartamento chiamato anche La Rustica, progettato da Giulio Romano per il duca Federico II, è stato creato un dialogo armonico tra architettura e atmosfere rinascimentali, insieme al meglio del design contemporaneo.

Ambiente bagno (Photo by Marcello Tumminello)
Ambiente bagno (Photo by Marcello Tumminello)

In questo ambito, protagonisti del Camerino di Orfeo, trasformato in una sala da bagno, i prodotti Agape: il lavabo ultrasottile Ell, caratterizzato dal segno leggero e dallo spessore minimo che raggiunge un solo centimetro ai bordi, è presentato nella versione a parete e in abbinamento ai contenitori Lato. Si prosegue con Drop, la “vasca conviviale” progettata per accogliere una o più persone in posizioni diverse e realizzata in Cristalplant® biobased. Completano l’allestimento due sedie Club44 di Agapecasa. Il risultato è una stanza da bagno che abbandona la funzione di semplice luogo di servizio per trasformarsi in spazio di condivisione e di benessere. Nelle altre sale dell'Estivale, gli arredi di Agapecasa marcano lo spazio con il rigore, l’eleganza e la sperimentazione caratteristiche dell'opera del maestro Angelo Mangiarotti: gli iconici tavoli Eros sono presenti in diverse stanze e in diverse versioni.

Sotto le volte affrescate della Camera dei Mesi, reinterpretata come galleria d’arte, il tavolo Eros in versione quadrata e il sistema d’arredamento Loico, entrambi in marmo bianco di Carrara, si affiancano a una selezione di opere d’arte contemporanea. Nella Sala delle Maschere 16 sedie Tre3 in cuoio nero circondano la composizione di tre tavoli Incas in nero Marquinia, caratterizzati dalle forme squadrate dei piani e dalla sezione trapezoidale delle gambe. A separare questa antica e moderna stanza da pranzo dalla cucina, ricreata all’interno della Sala delle Quattro Colonne, il sistema Cavalletto, qui in un'originale finitura dei contenitori realizzata da Matteo Brioni in terra cruda. Il visitatore all’ingresso è accolto dalla presenza scultorea delle sedute Clizia, con le linee sinuose in apparente in contrasto con la durezza della pietra con cui sono realizzate.

 

*In copertina foto di Paolo Pescasio

 

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