architect: João Mendes Ribeiro

location: Ribeira de Eiras, Adémia, Coimbra

year: 2015

photo by André Cepeda

Situato nella zona industriale di Coimbra, l'edificio si compone di due volumi: un volume più piccolo, a due piani che si affaccia sulla strada principale, con zona commerciale a piano terra e uffici al piano primo, e un edificio più grande e lungo (il magazzino) che occupa invece il centro dell’area, formato da cinque unità di uguali dimensioni con tetti spioventi. Complessivamente i due edifici si estendono per tutta la lunghezza del lotto e sono collegati da un passaggio sopraelevato a piano primo. Da questo elemento-ponte si vede il cortile, uno spazio di incontro oltre che area per il parcheggio. I materiali utilizzati, la soluzione costruttiva e i dettagli dell’edificio, svolgono un importante ruolo nella caratterizzazione e nell’identità formale del progetto. Una linea orizzontale attraversa i due volumi, creando una chiara distinzione tra i due materiali principali: calcestruzzo e pannelli grigi in acciaio ondulato. Sopra la linea orizzontale, l'intera superficie è rivestita con una facciata di acciaio ondulato, anche in corrispondenza delle aperture. Nell’edificio dell’ufficio, dove invece le finestre devono aprirsi per consentire la ventilazione, sono stati usati schermi in acciaio ondulato microforati simili al rivestimento. Questa soluzione è stata applicata anche per il passaggio tra gli edifici, a conferirgli maggiore trasparenza. All'interno il magazzino presenta un carattere industriale mediante l'utilizzo di cemento lucidato per il pavimento ed elementi meccanici e costruttivi a vista. Inoltre vi è un piccolo soppalco creato da una struttura metallica con pannelli in cemento grigio, riservato ai servizi per il personale, collegato al passaggio sopraelevato tramite una scala. Le stanze sono suddivise da pareti e mobilio in cartongesso, con porte di betulla multistrato. Prima che entrambi gli edifici fossero occupati dai rispettivi programmi permanenti è stata inaugurata una mostra d’arte temporanea. Non essendo presenti pareti strutturali, tutto il percorso espositivo era incentrato sul concetto di “scatola nella scatola”, con spazi espositivi suddivisi da pareti temporanee distanziate dall’involucro in cemento.

Cliente: António Albertino dos Santos
Co-autori: Catarina Fortuna, Joana Brandão
Collaboratori durante la fase di progetto: Ana Maria Feijão, Ana Margarida Tavares, Inês Lourenço, Joana Canas Marques
Collaboratore durante la fase costruttiva: Filipe Catarino
Coordinatori durante la fase costruttiva: Catarina Fortuna, Joana Brandão
Ingegnere Strutturista: Paulo Maranha Tiago
Ingegnere Idraulico: Vítor Ribeiro
Ingegnere Elettrico: Luís Ribeiro
Ingegnere Meccanico: Pedro Dias
Photography: André Cepeda, Nelson Garrido / ngphoto.com.pt